lunedì 17 aprile 2017

Donne..... è arrivata la Pomlazka

Lo scorso anno, quando arrivai per la prima volta in Rep. Ceca, nel periodo precedente la Pasqua, notai in centro parecchi banchetti che vendevano degli strani bastoncini di legno intrecciati a cui ad una estremità  erano legati dei nastri colorati. Da vera temeraria, mi sono avvicinata all'ambulante chiedendo con il mio balbuziente inglese che cosa fossero e quale fosse il loro scopo, in risposta ottenni uno sproloquio in ceco di cui ovviamente non compresi nulla. Non mi diedi per vinta, provai tutti i banchetti presenti nel centro di Brno, chiedendo in inglese e poi in ceco, co je to?, Google traduttore "santo subito"😁, finalmente trovai una ragazza che balbettava un po' di inglese e finalmente scoprii:
LA POMLAZKA
E' composta da ramoscelli di salice intrecciati, generalmente in numero pari, con all'estremità nastri colorati.
Questo ramoscello, simbolo di una antica tradizione pagana Ceca, viene utilizzato dai ragazzi il Lunedì dell'Angelo, per "frustare" le giovani donzelle (qui le femministe si inalbereranno) sulle gambe come buon auspicio per tutto l'anno.
Lo ammetto anch'io mi sono fatta frustare da mio marito e da mio figlio che mi rincorrevano per casa.
Ha parecchi significati, vi elencherò quelli che secondo me sono i più divertenti:
  • (più pudico) quello di scacciare la malattia e gli spiriti maligni e di portare salute e giovinezza per il resto dell’anno a tutti coloro che vengono frustati
  •  (più hard) quello di fertilità, infatti, secondo la tradizione, questi ramoscelli venivano realizzati dai ragazzi che poi dopo la "frustatina" sulle gambe delle ragazze ricevevano in dono  delle uova decorate e un fiocchetto sulla punta del frustino. (i meno pudici avranno già avuto altri pensieri....ah ah ah).
Quindi se oggi vi aggirerete per qualche città ceca preparatevi a ricevere qualche frustatina e dato che la mia dose di pomlazka l'ho già ricevuta farò piacevolmente la pantofolaia. 
Buon Lunedì dell'Angelo a tutti.

2 commenti:

  1. Pare che la Pmlaszka abbia origini anche romane..

    i riti della fertilità dai Lupercali alla Pomlázka.

    L'unica delle delle feste romane che sopravvisse per diversi secoli dopo l'avvento del cristianesimo fu quella dei Lupercali.
    Originata dal culto della lupa che allattò Romolo e Remo, la tradizione dei "Lupercalia" si sviluppò nei secoli fino a diventare il principale rito legato alla fertilità.
    I membri della confraternita, chiamati Luperci, durante le giornate dedicate alle celebrazioni, usavano sacrificare capre al fauno Pan, il satiro che per i romani era il simbolo dell'attività sessuale.
    Dalle pelli di capra ricavavano sottili strisce di cuoio, che intrecciavano per realizzare delle fruste.
    Nei giorni di primavera, quando la natura si risveglia e nel sangue di uomini e donne inizia a fluire una rinnovata linfa vitale, i Luperci si riunivano nella giornata dedicata al fauno e correvano nudi per le vie di Roma, percuotendo con le fruste tutte le donne che incontravano.
    La tradizione voleva che le donne colpite dalla frusta ricevessero il dono della fertilità e la corsa dei Luperci per i Fori era accompagnata da folle di donne che porgevano le mani o le terga alle loro fruste.
    Nel suo "Giulio Cesare", Shakespeare ci racconta come anche Calpurnia, moglie di Cesare, attendesse con ansia il passaggio di Marco Antonio, affiliato alla confraternita dei Luperci, per essere sferzata e dare un figlio al marito.
    La tradizione ceca della Pomlázka nel giorno di Pasquetta ha delle forti analogie con i riti dei Luperci.
    Ogni maschio deve, ripetendo un'antica filastrocca, dare una frustata a tutte le femmine che incontra e le ragazze devono rispondere regalando uova dipinte con i motivi tradizionali e annodando un nastrino colorato sul frustino. Piú nastri ha il suo frustino, piú il ragazzo è apprezzato. In passato si usava versare anche secchiate di acqua sulle ragazze. Oggi tutto questo è ridotto ad un aspetto puramente simbolico, ma le bancarelle vendono sempre frustini in quantità industriali.
    La verga, le uova donate dalle donne ai loro uomini, il bagnare le ragazze: tutto ciò rimanda chiaramente alla simbologia della fecondazione.
    Sappiamo che i romani si spinsero ben oltre il Danubio.
    In altri post abbiamo ricordato come l'archeologia ci abbia mostrato le prove di insediamenti romani non soltanto nella zona di Mikulov dove costruirono una vera e propria città, ma fino ad Olomouc, nella Moravia del Nord.
    Non esistono elementi concreti per affermare che la Pomlázka abbia una diretta derivazione dai Lupercali.
    Resta però il fatto che le somiglianze sono evidenti.
    Un'archeologa e filologa finlandese, Mika Rissanen, dell'Università di Jyväskylä, ha illustrato nelle sue ricerche come l'antica festa romana dei Lupercali nascesse in realtà in epoca pre-romana nel territorio dei falisci , nell'alto Lazio, per diffondersi poi in tutto il mondo romano.
    Perché allora non immaginare che la tradizione, nata ai piedi del monte Soratte, sia stata trasportata dai legionari romani nelle colline morave, e di lì in tutta la Cechia?

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