Eccomi tornata dopo 2 lunghi mesi di silenzio, non perché
non ci fossero eventi o situazioni da raccontare, ma poiché avendo
trovato lavoro, ho dovuto capire come organizzare al meglio il mio tempo,
gestendo figlio, marito, casa, gatto e anche il nuovo lavoro, in un settore
per me totalmente ignorato fino ad ora, l’IT.
Ma il mio post non riguarda di certo questo, ma piuttosto i
gusti estetici del popolo ceco. Dopo mesi di osservazioni, annotazioni e
studio, applicando un disegno sperimentale accurato (hi hi, i miei ex colleghi scienziati
sanno perfettamente di cosa si tratta), posso affermare:
- Il popolo ceco è un popolo di CIABATTARI. Cercherò di spiegarmi meglio di modo che abbiate una precisa idea in testa nel caso in cui decidiate, in futuro prossimo, di fare un salterello qua. Entrando nel dettaglio, esistono 2 tipi di ciabattari: i classici " alla tedesca" con calze annesse, ai quali ormai siamo abituati (non sto dicendo che li accettiamo), i secondo sono coloro che indossano le classiche infradito di plasticaccia che io personalmente uso esclusivamente per la piscina/palestra/mare e che, nel mio caso, durano decenni. Qui, invece, è un capo di alta moda, qualcuno potrebbe giustificare il fatto che effettivamente quest’estate le stars di Hollywood le indossano, ma non vuol dire che sono ammissibili in situazioni lavorative, party, ecc. La scelta è vasta: per le più giovani vi è un'ampia gamma di colori, per le più classiche ci sono quelle nere, per le più festaiole e chic con le paillettes e, ovviamente non dimentichiamo la sezione maschile, ahimè, con una scelta più limitata e con uno style più classico.
Qualcuno di voi penserà che sto esagerando, ma non è
così, è abitudine vedere ragazze con vestitini estivi anche carini e la
ciabatta, ed è un must andare al lavoro così: pantalone elegante, camicia o
vestitino e la ciabatta infradito.
- Sono, inoltre, convinta che il popolo ceco non possieda gli specchi e probabilmente è veramente ceco (nel senso di non vedente) oppure...non trovo spiegazione. Vi citerò alcuni esempi esilaranti che non riesco ad eliminare dalla mia mente.
a) Il matrimonio in ufficio: ero
già seduta alla mia scrivania in attesa di connettermi nel sistema
(effettivamente detto così mi sento molto in matrix), quando una luce
abbagliante proveniente dalla porta d’ingresso mi ha distratto, ecco il mio collega in abito grigio lucido, la camicia a righine
verticali argentate e la scarpa nera lucida a punta. Cerco con lo sguardo il
mio collega connazionale per vedere la sua reazione perplessa, poiché eravamo sprovvisti di
riso per festeggiare, ma in realtà siamo stati veramente fortunati, poiché nessuna
sposa ciabattara si è presentata, poveraccio, sarà stato abbandonato sull’altare?
Quindi se tra qualche anno mi vedrete scendere dall’aereo a Milano
con un abitino di velluto rosso con paillettes d’oro e ciabatte infradito
verdi, vorrà dire mi sarò interamente integrata.